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      Che la sua supposizione sia giusta, che la frequenza della tubercolosi sia molto maggiore di quella finora ammessa sul fondamento delle denuncie mediche, vien dimostrato da altre statistiche anatomo-patologiche.
      Il dottor Müller a Monaco trovò che tanto fra gli adulti, quanto fra i bambini, il 30% delle morti è dovuto alla tubercolosi; e questa cifra, pure già così alta, è ritenuta troppo bassa da Goldschmidt e Luxenburger, i quali fanno osservare che nell'ospedale di Monaco si accettano di preferenza le malattie acute. Essi, invece, giovandosi del materiale del Policlinico della stessa città, trovarono, che, su 100 morti d'età superiore ai 15 anni, soltanto 20 non avevano traccia alcuna di tubercolosi; quanto agli altri 80, in 44 la tubercolosi era stata direttamente causa della morte, in 12 essa era ancora in progresso e i malati erano morti per altre cause, in 24, infine, era arrestata o guarita.
      Cifre poco diverse ottenne Schlenker nell'ospedale cantonale di San Gallo in Isvizzera. Sopra 100 morti d'ogni malattia e d'ogni età, 66 erano tubercolosi; di questi 66, poi, 35 erano effettivamente morti di tubercolosi, 4 erano morti di malattie d'altra natura, ma fortemente influenzate dalla coesistente tubercolosi, 27 presentavano tubercolosi arrestata o latente.
      Questa statistica è un po' meno grave della precedente, ma convien notare che la popolazione di San Gallo vive in condizioni assai migliori di quella di Monaco, e che lo stesso Schlenker fa osservare, che nell'ospedale di San Gallo si cerca di non accogliere i malati cronici incurabili.


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Contro la tubercolosi
di Giulio Bizzozero
Treves Milano
1899 pagine 134

   





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