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      Anche molte specie animali vengono colpite dalla tubercolosi, quantunque non tutte presentino per essa eguale predisposizione. Poca ne presentano i cani, molta i porcellini d'India, i conigli, i maiali, le scimmie e gli animali bovini. Ora, non è egli possibile che gli animali trasmettano la malattia agli uomini, come succede per altri contagi, quali il carbonchio, il moccio, la rabbia?
      L'esperienza ha risposto affermativamente, ma, intendiamoci bene, quasi esclusivamente per una sola specie animale, poi bovini, i quali, pur troppo, contraggono di frequente la tubercolosi, e sono in grado di trasmettercela col latte e colla carne. Ecco, adunque, un'altra importante sorgente d'infezione, di cui devesi tener conto quando si studino le misure da prendere per limitare la diffusione della tubercolosi.
     
     
      CAPITOLO IV.
      L'uomo e la diffusione della tubercolosi.
     
      Lo sputo è il principalissimo veicolo di diffusione della tubercolosi. - Trasmissione per mezzo dello sputo fresco. - Più frequente la trasmissione per sputo disseccato. - Sperimenti e osservazioni che lo dimostrano. - Il convivere coi tubercolosi riesce innocuo quando si usino rigorose precauzioni riguardo allo sputo. - Precauzioni che l'esperienza dimostrò più efficaci. - Utilità delle sputacchiere. Disinfezioni.
      Per parlare partitamente di quelli che sono i due principali veicoli del bacillo tubercolare, conviene incominciare dallo sputo, che è il mezzo più comune pel quale la tubercolosi si diffonde nella specie umana. È quindi della più alta importanza lo studio dei vari modi in cui questa diffusione può avvenire, a fine di potere ad ogni via di offesa contrapporre un adatto riparo.


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Contro la tubercolosi
di Giulio Bizzozero
Treves Milano
1899 pagine 134

   





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