Pagina (58/134)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Per la riproduzione non si adoperano che tori che non abbiano reagito alla tubercolina(8).
      Come si vede, la lotta contro la tubercolosi animale si può fare con mezzi semplici, con poca spesa e poco danno. Dapprincipio non si uccidono che quegli animali che, essendo in uno stadio avanzato di malattia, rendono poco al proprietario e diffondono largamente il contagio.
      Quanto agli animali meno malati, essi continuano a dare prodotto sotto forma di vitelli e di latte, ma non possono recar danno, trasmettendo ad altri la malattia, per la triplice ragione, che non sono in rapporto coi sani, che il loro latte viene reso innocuo colla bollitura, e che i vitelli, appena nati, vengono sottratti alle rispettive madri.
      Così, aumentando continuamente d'anno in anno il numero degli animali sani, e diminuendo quello dei malati, in pochi anni la stalla si libera da ogni traccia di tubercolosi.
      Operando in questo modo, non solo si tutela un interesse igienico di primo ordine, ma si giova grandemente all'economia nazionale, diminuendo le perdite cagionate al bestiame dalla terribile malattia. Conviene quindi che in questa impresa il buon volere dei cittadini venga aiutato dall'autorità, la quale può contribuirvi, sia con regolamenti ed istruzioni, sia con soccorsi più diretti, sostenendo in tutto o in parte le spese per la provvista e l'inoculazione della tubercolina, e in dati casi, magari, indennizzando parzialmente i proprietari per gli animali che devono sacrificare.
      Qualche cosa a questo riguardo si era fatto, anni fa, anche da noi, quando l'abolita Direzione di Sanità aveva istituito un Laboratorio per preparare la tubercolina e distribuirla a minimo prezzo; ma, pur troppo, anche questa savia istituzione andò travolta dal turbine distruggitore, che imperversò nel 1896 sotto l'ultimo ministero Rudinì.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Contro la tubercolosi
di Giulio Bizzozero
Treves Milano
1899 pagine 134

   





Direzione Sanità Laboratorio Rudinì