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      È compito del medico di procurare anche a questi malati, per quanto è possibile, tutti i vantaggi della cura dei sanatorii: e non v'è dubbio, che ciò si riesce ad ottenere, quando il paziente è nella fortunata condizione di poter fare tutto quanto è necessario, e possiede anche abbastanza forza di volontà e perspicacia per farlo. Non si può mettere in dubbio la possibilità di una cura privata con risultati pari a quelli dei sanatorii; ma essa richiede assai più tranquillità e tempo da parte del medico, e non ha risultato così sicuro. Ad ogni modo, quand'anche il malato si trovi nelle circostanze più favorevoli che si possano immaginare, io credo che sia un grande beneficio per lui, che, almeno una volta o due, si decida a soggiornare per parecchie settimane o per qualche mese in un buon sanatorio.»
      Quando si considera come non ci sia forse altra malattia in cui sia più necessario che il medico conosca profondamente la costituzione del suo malato, e, accompagnandolo nella sua vita, lo diriga in modo, che faccia tutto quanto gli può giovare, ed eviti tutto quanto gli può tornare di danno, si comprende come un risultato pieno ed intero della cura non si possa ottenere altrove che nei sanatorii, ove il regime di vita, tuttochè modellato a grandi tratti su di un regolamento eguale per tutti, è però individualizzato dal medico a seconda delle condizioni dei singoli pazienti, e da lui continuamente diretto.
     
     
      CAPITOLO VIII.
      Costruzione e funzionamento dei sanatorii.
     
      Ubicazione dei sanatorii.


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Contro la tubercolosi
di Giulio Bizzozero
Treves Milano
1899 pagine 134