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      Le indagini insufficienti ci condurrebbero a risultati falsi per la unilaterilità del punto di partenza.
      Non posso, però, non toccar di volo alla singolarità del fatto che, in alcuni casi, la tubercolosi può procedere col decorso di una malattia d'infezione e rapidamente diffondersi a numerosi organi; in altri, invece, rimane per molto tempo limitata, e, poscia, o si diffonde o, naturalmente o per sussidii medici e chirurgici, va a guarigione. La singolarità appare ancora più manifesta quando si pensi ai risultati dati dall'innesto negli animali della materia tubercolare.
     
      FIG. III. - Tessuto adenoide di una ghiandola linfatica al dintorno di un focolaio caseoso; 400 diam. - Verso sinistra si scorge il reticolo di poco alterato; sulle sue trabecole stanno applicate le cellule connettive appiattite; i globuli linfatici vennero allontanati collo spennellamento. Progredendo verso destra (ove risiede il focolaio) le trabecole si fanno più grosse e più longitudinalmente striate, e le maglie vanno man mano restringendosi, sicchè non contengono più che le cellule connettive, e scarsissime cellule linfatiche.
     
     
      Il localizzarsi e il guarire della tubercolosi delle ghiandole linfatiche può, fino ad un certo punto, spiegarsi colla formazione del tessuto connettivo compatto che incapsula il focolaio morboso. Noi vediamo, infatti, che al dintorno di questo il reticolo linfatico si inspessisce, le cellule linfatiche scompaiono, e, alla fine, si ha un tessuto denso sclerosato, che forma una specie di barriera.


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Sui rapporti della tubercolosi con altre malattie
di Giulio Bizzozero
Vercellino
1874 pagine 30