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      E questo può dirsi riguardo ai popoli un po' inciviliti. In quanto ai popoli barbari non v'ha illustrazione possibile fuorché nella guerra, e dove le classi son molte e distinte fra loro, torna piú facile il fare di un buon capitano un ambasciatore, un amministratore, un tribuno, un uomo di Stato, che di un di costoro un buon capitano. Non mancano esempi di questa versatilitá d'ingegno la quale s'incontra nei militari.
      Lo sviluppo della volontá è conseguenza dello stato violento che seco mena la guerra, di sua natura esaltatrice delle passioni al sommo grado. In prova di questo ricorderemo che soggetto delle opere letterarie piú scelte, dei piú famosi poemi, è la guerra, niente meglio valendo a dipingere la forza sublime, l'alta energia dell'umano volere. Basta citare Omero, Virgilio, il Tasso e il Camoens onde chiarire che nella guerra piú che in tutt'altro suole mostrarsi l'umanitá nel suo piú compiuto sviluppo, e però agevolmente si può ingrandire nel metterla in scena senza uscire del tutto dal mondo reale. Alle autoritá che recammo in esempio aggiugneremo altri argomenti desunti dalle cose predette, cioè:
      1. La varietá delle impressioni, il rapido passaggio dalle une alle altre, la quantitá degli oggetti che si offrono all'occhio secondo i paesi che si attraversano e i climi e le opinioni che variano di continuo, creano, e non v'ha dubbio, nuovi pensieri e in gran numero.
      2. Nelle menti regolarmente formate questi pensieri debbon fruttare di molto, e ingrandire e attivare le facoltá intellettuali, e suscitare morali bisogni, e spegnere pregiudizi, e fare acquistare il potere insieme e il diletto sí del pensare che del giudicare.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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