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      E però l'arte militare nella novella Europa ha preso quel carattere scientifico ed universale che non si ebbe mai appresso gli antichi. Per giugnere a questa veritá, ricordevoli del metodo da noi adottato nel precedente discorso, dimostreremo come gli uomini, le armi e gli ordini antichi, comparati co' nostri, indicano nel tempo stesso non meno le differenze dello stato dell'arte militare presso i popoli dell'antichitá che quelle delle arti e delle scienze tutte. E però si consideri:
      1. La facilitá che essi avevano di muovere i loro eserciti formati in ordine profondo grazie al limitato materiale di cui usavano, perché le loro armi non domandavano una consumazione perenne di munizioni da guerra.
      2. La parte secondaria che la cavalleria e le macchine di guerra tenevano ne' loro eserciti.
      3. La facilitá di governare masse limitate nel numero e nei bisogni in virtú della scelta degli uomini e dell'educazione che ricevevano.
      4. La poca importanza delle nozioni topografiche e geografiche, la quale risulta dalle antecedenti circostanze che erano proprie del sistema guerriero dell'antichitá, ond'è che il lavoro della penna e lo studio, cosí importanti pei moderni, erano quasi di niun valore per gli antichi; diversitá, secondo noi, la piú notabile, perché ben applicata può servir di misura al merito de' gran capitani delle varie etá e giovare ad assegnar loro quel posto che meritano nella opinione dei posteri.
      Ma qui crediam necessario prevedere qualche obbiezione che alla terza di queste proposizioni potrebbe farsi.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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