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      Nel nostro secolo al contrario i sapienti deplorando tutto ciò che si distruggeva dal quinto all'undecimo, hanno veduto da questo al decimoquinto una serie di progressi importanti, che menavano ad un sistema di civiltá superiore a quello degli antichi, piú in armonia con le leggi di un vasto perfezionamento sociale comune a tutti gli uomini ed in conseguenza piú compiuto e piú solido.
      Stabilita una volta questa partizione del medio evo in due periodi, uno che tendeva a scomporre l'antico ordine che reggeva l'Europa sotto la dominazione romana, l'altro che intendeva a creare il nuovo sotto il quale l'Europa è ordinata oggidí, crediamo importante esaminare qual sia stata la sorte dell'arte militare in questi due periodi; ricerca che può servire a verificare lo stato delle scienze e della societá in quella epoca, per le relazioni costanti e moltiplici tra l'una e le altre.
      Le tre quistioni nella soluzione delle quali crediamo poter trovare di che raggiugner l'oggetto che ci proponemmo, sono:
      Determinare qual fu lo stato dell'arte militare dal quinto all'undecimo secolo, considerandolo negli uomini, nelle armi e negli ordini.
      Determinare quale fu il suo stato sotto lo stesso aspetto dall'undecimo secolo fino alla scoperta della polvere da sparo.
      Determinare i legami dello stato delle scienze e della societá con lo stato dell'arte militare in questi due periodi.
      Nel primo periodo indicato noi esporremo succintamente lo stato dell'arte militare presso le nazioni piú nominate a quel tempo, che si riducono ai greci, ai saraceni ed ai barbari, e particolarmente ai franchi, per la parte che hanno avuto sotto la seconda razza negli affari principali di Europa.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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