Pagina (53/361)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      L'impero greco che conservava le forme e le tradizioni della civiltá greca e romana, non ne perfezionava i metodi, perché gliene mancava lo spirito in letteratura, in legislazione ed in filosofia, e però se ne rimaneva alle nude forme. Cosí fu nell'arte militare, languida imitazione dell'infanteria delle legioni; la greca non aveva che un ordine misto, preso dalla falange e dalla legione, che non produceva nessuno dei grandi effetti delle due ordinanze, l'una fondata sul suo peso e l'altra sulla sua flessibilitá. Il decadimento degli uomini scorgesi dalla difficoltá di conservare le armi difensive, e dallo stato in cui era la cavalleria che non poteva uguagliar quella dei persiani e dei barbari, e dal numero delle macchine che dovevano supplire al vigore delle truppe. I fuochi greci furono il solo spediente contro il valore dei saraceni e dei franchi.
      Dalla natura degli uomini, degli ordini e delle armi dei greci può dedursi lo stato di una societá della quale un illustre storico ha detto che "i greci, contenti al minuto commercio ed alle manifatture le quali non dimandano l'uso di alcuna facultá, si abbandonavano fuori di queste due professioni ad una infingarda mollezza"; per cui - soggiunge l'autore - quantunque conservassero tutte le cognizioni pratiche della civiltá, nondimeno perché privi della vita la quale solo le anima, non potevano resistere a popoli ad essi inferiori in ricchezza, in potenza, in scienza ed in arte militare. Possiamo quindi conchiudere che quanto abbiam detto nel precedente discorso sull'impero romano nel suo periodo di decadimento è applicabile al basso impero nella sua lunga epoca d'ingloriosa carriera.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361