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      Questi effetti furono prodotti presso i barbari piú segnatamente dopo la rovina dell'impero goto in Italia e piú compiutamente dopo la morte di Carlo Magno, il quale fece sostituire il principio feudale alla unitá amministrativa che quel grand'uomo si era sforzato di stabilire nel suo governo. I greci dopo le vittorie di Belisario e di Narsete, che chiusero la gloria delle legioni romane non ostante i vizi che vi si erano introdotti, perdettero per la loro decadenza morale ed intellettuale tutti i vantaggi che dovevano al meccanismo, alle pratiche ed alle tradizioni ereditate dalla potenza da cui traevano l'origine. È un curioso fenomeno il vedere coincidere cronologicamente l'ultime vittorie di Giustiniano con l'abolizione da questo principe decretata delle scuole d'Atene. Gli arabi trovarono nei loro prosperi successi, nell'estensione smisurata delle loro conquiste e nella loro imperfetta civiltá che non si prestava al progresso costante, quella decadenza militare che abbiamo segnalata nelle barbare nazioni e nel basso impero, ma che procedette fra loro con piú lentezza. Per la quale conservarono prima superioritá, poi eguaglianza con gli europei, finché la civiltá progressiva di questi ultimi non decise la loro superioritá.
      Ci resta ora ad esaminare nel secondo periodo l'istesso andamento, additarne i princípi e le conseguenze, segnalandone le cause, gli effetti e la loro correlazione.
      Il secondo periodo che ci facciamo ad esaminare offre due epoche diverse che debbono essere segnalate pe' tratti caratteristici che presentano.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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