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      Infatti Francesco primo chiamò "legioni" le prime truppe che ordinò. Per il che possiamo conchiudere che a quell'epoca la quistione era tra i due ordini profondi dei greci e dei romani e non tra l'ordine profondo ed il sottile dei moderni. La cavalleria aveva le stesse armi, la stessa composizione, come abbiamo veduto; e questo feudale elemento perdeva della sua importanza militare in modo che dall'essere il nerbo dell'esercito passava ad essere un'arma ausiliaria. Le truppe leggiere mutavano armi ed erano in un insensibile movimento ascendente che corrispondeva a quello delle comuni, da cui erano tolte il piú sovente. L'artiglieria che rappresentava la scienza si mostrava subordinata, ausiliaria, ma piena d'avvenire. Le fortificazioni che possono risguardarsi come ordini immobili dovevano essere grandemente modificate dalla scoperta della polvere, e può considerarsi come determinato questo cangiamento dall'epoca in cui i bastioni furono sostituiti alle torri; trasformazione che dimostrava l'effetto delle nuove armi e che corrispondeva all'abbandono dell'ordine profondo nella fanteria. Ma è da riflettere che non ostante la minor difficoltá ad ordinare gli uomini in un modo differente da quello delle mura, pure cronologicamente la modificazione fu operata prima in fortificazione che in tattica, benché riguardo alla prima esistessero contemporaneamente, e ve ne sono ancora i vestigi, il sistema antico delle torri con quello moderno dei bastioni.
      La logica conseguenza di quanto esponemmo sugli uomini d'armi e gli ordini del periodo che trattiamo ci conduce naturalmente a determinare qual fosse il sistema generale di guerra derivante dagli elementi che abbiamo esaminati, giacché nella loro applicazione, che forma la parte trascendente dell'arte, si riassume al tempo stesso la loro natura, il loro uso ed il loro scopo.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





Francesco