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      La profonditá della cavalleria variò ancora da quattro a due; ma questa variazione di fondo, come quella della fanteria, appartiene al secondo periodo in cui le armi da fuoco erano quasi rimaste sole. Anche l'artiglieria si regolarizzò nella sua organizzazione siccome le altre due armi a cui era di ausilio. Le nazioni slave ed i musulmani vennero con varia proporzione adottando questi cangiamenti; i russi nella massima parte, i musulmani nella minima, ed i polacchi tennero il mezzo fra essi. In generale la composizione di un esercito, quale si era quella osservata nel secondo periodo di questa epoca, si è venuta nelle seguenti epoche perfezionando, ma non mai si è affatto cangiata, poiché gli elementi nel tutto insieme ne furono sempre conservati ed i miglioramenti apportati si aggirarono meno in inventar nuove armi e nuovi elementi di azione che indagar nuovi metodi per trarre dalle invenzioni giá fatte piú sicure, piú facili e piú compiute applicazioni.
      La tattica ragionevolmente seguir doveva il miglioramento degli ordini, ed al certo questa conseguenza doveva essere facilitata dalla divisione piú ragionevole delle compagnie e dei battaglioni; ma da ogni ricerca che si faccia negli scrittori militari contemporanei risulta invece che i metodi per muovere in senso differente le masse e metter queste in rapporto col terreno progredirono lentamente ed erano piuttosto d'impaccio a chi comandava che di facilitazione alle sue imprese. Nel primo periodo che a questo riguardo si può fissare sino alla morte di Turenna nel 1675, l'ordine sottile non ancora prevaleva affatto: intendiamo per "sottile" l'ordine primitivo che aveva ancora una profonditá di cinque uomini, e non giá che si usasse il sistema del combattere per colonne, il quale solo per eccezione fu adoperato dal Tallard alla battaglia di Spira.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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