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      Una volta stabilita e riconosciuta la superioritá esclusiva delle armi da trarre su quelle atte a ferir da vicino, è chiaro che gli ordini dovettero concorrere anch'essi ad un simile scopo; e però il fondo fu fissato a tre righe per l'infanteria nell'ordine di battaglia, a due nella cavalleria, e per eccezione a tre, massime in qualche Stato considerato come stazionario nella scienza della guerra(33). Queste sono le basi del sistema in Europa e i militari regolamenti ne fan fede presso tutte le nazioni.
      Nel nostro quinto discorso facemmo osservare che non risolvendosi la quistione delle armi, restava del vago negli ordini ed era conseguentemente impossibile ogni progresso nella tattica, la quale altro non è che un metodo per applicare e render flessibili gli ordini conservandoli intatti e per adattarli a tutte le circostanze che l'attitudine del nemico e gli accidenti del terreno producono. Ora una volta fissate le armi e gli ordini, la tattica doveva perfezionarsi per le ragioni opposte a quelle che avevano ritardato il suo progresso. Pure questi passi non furono fatti da tutti contemporaneamente, ma come accade in tutto ciò ch'è umano, chi era spinto da piú alte necessitá o piú da natura disposto ad operare un perfezionamento, l'operò e lo pose in luce, e gli altri furono imitatori, e come sempre avviene, con esagerazione piuttosto che con ragione. Tale fu la sorte della tattica cosí elementare come sublime che in Prussia ebbe la sua grande scuola e che da quello Stato si diramò in tutto l'occidente e oggidí passa in oriente, seguendo quei metodi di civiltá che ivi trapiantansi.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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