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      L'Inghilterra retta da grandi uomini cresciuti all'ombra delle sue istituzioni si consolava della perdita delle colonie, e sostituendo il calcolo commerciale all'orgoglio politico, s'accorse di non aver fatta gran perdita pel trattato del 1783. Potente influenza esercitava poi sull'Europa mercé de' suoi gran capitali, del suo credito, della sua marina e della sua civiltá; e questa influenza, fortificata dall'alleanza prussiana, si estendeva cosí all'occidente che al settentrione e all'oriente.
      Quanto all'Olanda, molte erano le cause della sua decadenza. Venuta in lotta col suo capo politico, questi ricorreva alle armi straniere, e in venti giorni ventimila prussiani occupavano l'Olanda: avvenimento stranissimo per uno Stato che avea resistito per sessant'anni contro la potenza spagnuola.
      La Prussia benché avesse perduto nel gran Federico uno di quegli uomini ai quali, come sagacemente dice il Segur, si succede ma non si supplisce, godeva di quella considerazione che la gran guerra dei sette anni le avea meritata, per avere con tanta disproporzione combattuto ed aver non solo conservato la sua esistenza politica, ma benanche ingrandito la sua potenza materiale e morale mercé delle fatte conquiste e della gloria acquistata. In effetto sovrastava alla Francia nel mezzogiorno e occupava l'Olanda a malgrado delle lagnanze di quel potentato; nel settentrione controbilanciava la Russia e l'Austria nelle quistioni polacca e germanica; e nell'oriente faceva abbandonare Belgrado alla casa d'Austria, solo risultamento di una guerra infelice.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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