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      Fino al 1800 il sistema fu lo stesso, e la battaglia di Zurigo fu un combattimento che durò quindici giorni sopra uno spazio di cinquanta leghe; nelle battaglie di Stockak, di Dettingen, della Trebbia e di Novi, benché si operasse sopra terreni limitati, meno l'impiego di qualche riserva non videsi nulla che rassomigliasse a Leuthen e Rosbac, come neppure nelle strepitose azioni di Castiglione, di Arcoli e Rivoli(42). La battaglia di Marengo nel 1800 è la prima ove si vedono alte combinazioni tattiche per rifiutare un'ala o per farne avanzare un'altra, ed alla stessa epoca nelle battaglie di Moreau sul Reno, ad Engen, a Moschik, a Biberach, ad Hohenlinden, si vide l'impiego della tattica; il che vie meglio dimostra che le truppe erano piú istruite e i generali piú avvezzi a muover le masse. In tutte queste guerre la cavalleria francese, inferiore in tutto fuorché nel valore a quella degli alleati, operava per cariche parziali, e i loro nemici non ebbero né un Seidlitz né un Murat per trarre partito dalla loro cavalleria. La battaglia di Marengo fa di ciò ampia fede. La campagna di Egitto rese necessario l'uso de' quadrati in una grande scala e come ordine abituale, mentre vaste pianure ed un nemico forte in cavalleria indicavano il metodo che Marco Antonio aveva adottato contro i Parti presso l'antichitá e Munick nella conquista della Crimea. L'ordine in quadrato divenne pei francesi in Egitto ciò che i campi erano pei romani, essendo provato che gli ordini e gli accidenti del terreno e i mezzi fortificatorii a vicenda si appoggiano e si suppliscono nelle guerre.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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