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      È facile dedurre dalle combinazioni strategiche che la guerra d'assedio nel primo periodo era divenuta secondaria, e non son da notarsi che la difesa di Kehl nel 1797 fatta da Moreau e quella di Genova da Massena. Queste due operazioni fan chiaro a nostro credere che l'antica importanza delle piazze era sparita, non perché fossero inutili ma perché poco proporzionate al numero degli eserciti e alle vaste contrade che servivano di teatro alla guerra. In effetto a Kehl ed a Genova la fortificazione era un ausilio e un appoggio alle operazioni de' corpi d'esercito che da quei punti operavano. La difesa di Danzica nel 1813 nel secondo periodo rivestí lo stesso carattere, cioè quello di un gran campo trincerato in un teatro a parte, che operava per proprio conto e non attendeva soccorso da una operazione, ma si giovava dei risultamenti generali di una o piú campagne. E una tal circostanza stabiliva un'altra scala e rendeva miste le operazioni prima circoscritte dell'attacco e della difesa de' punti fortificati. Infatti le piazze costruite dipoi furono, come per esempio Alessandria, considerate siccome rifugio di un esercito per tenere un paese fino all'arrivo di un altro esercito; ed essendosi osservato che le piazze di frontiera venivano separate dagli eserciti e dallo Stato dopo le prime operazioni militari, il che faceva che tutti gli arsenali e stabilimenti militari si trovassero bloccati quando erano piú necessari, le piazze, come abbiam detto di Alessandria, furono stabilite nell'interno onde conservare piú lungo tempo i vantaggi sopra indicati(49).


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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