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      Le linee di Torre Vedras sono l'ultima espressione di questo stato della fortificazione di campagna nelle ultime guerre europee.
      La castrametazione subí una compiuta modificazione e fu quasi distrutta, la mobilitá essendo divenuto lo scopo principale degli eserciti. Giusta l'esempio dei francesi le tende furono abolite, e all'attendarsi sottentrarono il serenare e il barricarsi nelle posizioni piú lungamente occupate. Questo cambiamento influí potentemente sulle posizioni e sulle riconoscenze di esse, mentre nelle prime si occupò presso a poco la linea con la quale si voleva combattere, e occuparonsi spesso i salienti e si abbandonarono i rientranti e tutti i terreni bassi che si consideravano difesi dalle alture. Se gli eserciti accampati presentavano all'intelligenza di chi faceva una riconoscenza elementi tali da giudicarne le forze, il nuovo sistema meglio nascondeva le truppe, ed i fuochi coprivano un movimento di ritirata ed ingannavano il nemico. D'altra parte questo metodo riusciva di maggior danno alle truppe ed ai proprietari de' terreni che momentaneamente occupavansi.
      È cosa evidente che in un sistema di guerra simile a quello che abbiamo esposto, l'importanza del terreno sotto l'aspetto tattico e strategico ed anche amministrativo era immensa, e perciò lo stato maggiore doveva acquistare un'alta importanza, e con esso acquistar ne doveano tutti i lavori topografici, la riunione de' documenti e le memorie descrittive. In effetto il deposito della guerra divenne una grande istituzione, il che dovea essere quando nel primo periodo della guerra un comitato sedente nella metropoli aveva diretti piú eserciti operanti in luoghi diversi.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





Torre Vedras