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      Faremo solamente osservare che nei primi periodi del medio evo anche per mezzo della poesia si trasmisero alla posteritá le gesta di quell'epoca di barbarie, conseguitarono a queste composizioni le cronache, e quindi nel primo apparire della civiltá sursero gli storici: le guerre sacre o le crociate diedero occasione a Guglielmo di Tiro, a Joinville ed agli storici italiani di far rinascere quel genere di eloquenza esprimente i passi fatti nella civiltá. In effetto le gran composizioni di questo genere, ch'ebbe nel Machiavelli, nel Guicciardini, nel Davila, nel Bentivoglio e nel Paruta i suoi piú distinti organi in Italia, furon dirette a descrivere alcune di quelle grandi crisi sociali in cui i popoli si urtano, si confondono e si modificano.
      Siccome poi esercitandosi le facoltá intellettuali e progredendo perciň l'intelligenza, vengonsi suddividendo le branche dello scibile, cosí sorse la letteratura didascalica, cioč quella che prescrive le regole per dare alle letterarie produzioni tutte le condizioni necessarie a renderle finite nel loro genere, sottomettendole ai metodi corrispondenti al fine che si prefiggono. Allora la scienza militare ebbe un genere a questo corrispondente e divenne ricca di opere in ragione dello stato dello scibile e della civiltá della nazione intiera, ed allora si videro trattati di tattica, di strategia, di fortificazione, d'amministrazione militare, come nell'ordine civile quelli di giurisprudenza, di medicina, di economia politica. Questo andamento costante dev'essere sicuramente il risultamento d'una legge della natura e non di un caso fortuito, il quale non potrebbe riprodursi con tanta costanza da per ogni dove.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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