Pagina (267/361)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tutti quelli che hanno avuto occasione di conversare con uomini che abbian fatto lunghi viaggi o sieno stati attori in lunghe guerre su teatri diversi, sono restati sorpresi di non trovare nessuno interesse nella loro conversazione con essi, mentre tanto se ne promettevano; perché non essendo questi tali dotati della facoltá di meditare e di classificare, ignoravano compiutamente dove fosse accaduto il tal fatto, quando, come, perché, e simili altre circostanze: imperocché è una legge della nostra natura che il lavoro crei i valori materiali e intellettuali; per lo che un uomo ricco di dovizie egualmente che un uomo ricco di sensazioni si troveranno poveri laddove non sappiano la loro ricchezza col lavoro fecondare. Uomini che hanno divorato delle biblioteche, ma che non hanno mai riflettuto, mai discusso con l'autore, mai letto con la penna in mano, si trovano riguardo alle impressioni che han ricevuto nei libri nello stesso caso del viaggiatore e del militare che non han potuto né riassumere né determinare il valore delle moltiplici sensazioni che gli hanno colpiti. Per conseguenza né il vedere né il leggere insegna niente, perché le sensazioni isolate del pari che le letture non sono né esperienza né studio, e perché non si ha esperienza vera senza studio, come piú innanzi vedremo. - "Che vale il vivere se non si fa che vegetare? che vale il vedere se non si fa che ammassare de' fatti nella memoria? che vale in una parola l'esperienza se non è diretta dalla riflessione? - La guerra - dice Vegezio - dev'essere uno studio, e la pace un esercizio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





Vegezio