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      (49) Si può dire che Alessandria fosse alla frontiera dell'impero, ma ciò geograficamente e non militarmente, giacché Napoleone considerava il regno d'Italia come suo militarmente e stabiliva le sue frontiere alle Alpi Noriche.
      (50) È stato rimproverato a Napoleone l'abbandono in cui lasciò lo stato maggiore; e certo non è mai da scusare chi tien male ciò che è destinato ad essere buono, mentre costa lo stesso e rende meno. Ma d'altra parte bisogna riflettere che l'influenza dello stato maggiore, la quale si accresce in ragione che l'esperienza e la scienza mancano in un esercito, diminuisce in ragione che l'una e l'altra sono piú sparse. Questo appunto fu il caso in Francia durante le guerre dell'impero: oltre di che il capo supremo comandava in persona ed aveva il suo stato maggiore particolare.
      (51) Abbiam creduto di far grata cosa ai nostri lettori con ristampare alla fine de' nostri discorsi l'articolo che citammo, il quale è stato considerato di aver compiutamente e trascendentemente risoluta la quistione sopra enunciata. In effetto abbiamo avuto in mano il numero dello Spettatore militare di Francia di gennaio 1834, il quale riportando la quistione dibattuta nel Progresso tra il Ferrari ed un anonimo, dice che quest'ultimo aveva svolta e dimostrata la tesi "avec autant de sagacité que de savoir". E non dobbiamo tacere le infinite obbligazioni che abbiamo verso il modesto autore di un tale articolo, il quale coi suoi incoraggiamenti ed illuminati consigli ci è stato nel nostro lavoro di guida, di scorta e di conforto.


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Della Scienza militare
di Luigi Blanch
Laterza Bari
1910 pagine 361

   





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