Pagina (55/61)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      (6) Il Guadagnini op. cit.; pag. 29, cita il Cronico Bresciano, dov'è scritto all'anno 1139: Consules pravi (Rinaldo e Persico) a Brixia expulsi sunt.
      (7) Ott. Fris., loc. cit. dice, molto vagamente, che fu condannato a tacere: ita homo ille de Italia fugiens, ad transalpina se contulit.
      (8) Lo stesso Ottone dice che si fermasse a Zurigo aliquot diebus.
      (9) Come afferma Gunthero: in concilio Romae damnatus. Can. XXIII. «Coloro poi che simulano il sacramento immagine della religiosità del corpo e del sangue di Dio, i battesimi dei fanciulli, i sacerdozi e gli altri ordini ecclesiastici, che rompono i legittimi patti nuziali, e cosí pure gli eretici, respingiamo dalla Chiesa di Dio e ordiniamo siano repressi, e con i vincoli della medesima condanna stringiamo i loro difensori». Se si legge il mio paragrafo 17 e si accetta l'esposizione che vi è fatta della dottrina di Arnaldo, deve ammettersi che questo canone si riferisce in parte anche a lui. L'Hinschius, Das Kirchenrecht, vol. I, pag. 118, crede, dietro il Gieseler, che il canone XVII avesse motivo dalle dottrine di Arnaldo: «Se alcuno, indottovi del Diavolo, incorrerà nel reato sacrilego di usare violenza contro chierico o monaco, soggiace al vincolo dell'anatema e nessuno dei vescovi avrà potere di assolverlo, se non in pericolo imminente di morte, finché non si presenti al cospetto apostolico e ne ottenga mandato». Ma, come l'Hinschius osserva, questo canone è già nel concilio di Pisa del 1135; sicché dovrebbe ammettersi che Arnaldo avesse già diffuse e con efficacia le sue dottrine avanti questo ultimo anno.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Arnaldo da Brescia
di Ruggero Bonghi
pagine 61

   





Il Guadagnini Cronico Bresciano Consules Rinaldo Persico Brixia Ott Italia Ottone Zurigo Gunthero Romae Dio Chiesa Dio Arnaldo Hinschius Das Kirchenrecht Gieseler Arnaldo Diavolo Hinschius Pisa Arnaldo