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      .. Che importa! Essa ha fede vivissima nel mezzo rivoluzionario, è sicura di trionfare, ed intraprende il 24 di giugno. Il sangue francese scorre a fiumi, la Francia all'orlo d'un abisso si desta, accorre e sopprime la nuova follia. Che cosa è avvenuto? Cercavamo una repubblica democratica e sociale, avevamo in mano il germe di molte idee, che, svolte pacificamente e con mezzi ordinarî, avrebbero probabilmente fruttato qualche nuovo progresso nella scienza; e invece abbiamo raccolto a Parigi lo stato d'assedio, in Piemonte una mediazione lenta e dubbiosa, a Napoli una vergognosa amicizia tra l'inviato repubblicano e il tiranno Borbonico... Attendiamo ancora un momento, e vedremo l'ultimo effetto del mezzo rivoluzionario, Luigi Napoleone sul trono!
      (13).
      Questa giusta e larga veduta del vero fondamento dell'efficacia de' mezzi adoperati a ottenere un fine sociale, e questa acuta e profonda censura di quelli che agli spiriti fumosi e fantastici paiono efficacissimi, mentre sono, davvero, di nessuno o di contrario effetto, non era scompagnata nella mente del Cavour da cognizioni precise e da opinioni determinate sull'indirizzo migliore della vita economica della nazione: nel di cui più giusto e prospero sviluppo consiste la riprova delle stesse instituzioni politiche: giacchè, se la libertà non si avesse a tradurre in un maggior benessere comune, sarebbe disperata cosa l'amarla. E il Cavour credeva che "il risorgimento politico di una nazione non va mai disgiunto dal suo risorgimento economico: le condizioni dei due progressi sono identiche.


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Camillo Benso di Cavour
di Ruggero Bonghi
1924 pagine 116

   





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