Pagina (42/116)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Invece, l'ingegno astratto e curiale sì trascina tra le analisi parziali e le sintesi sottordinate: e non appar logico se non perchè, trascurando nel suo ragionamento ogni altro aspetto della cosa fuori di quello che gli sta davanti in quel punto, par che cammini per una via diretta, e senza temperare punto il vigore della deduzione; quantunque, davvero, il complesso stesso del ragionamento sia illogico tutto, non avendo un riguardo continuo all'effettivo reale intreccio delle complicazioni de' fatti ed applicando alle intralciate materie sociali una maniera di argomentazione che non è propria se non delle più semplici parti delle matematiche.
      Cotesta facoltà di abbracciare con tanta larghezza e giustezza di sguardo il concetto suo, il Cavour l'accompagna con una chiarezza di esposizione e con una copia di cognizioni tanta e tale, che un suo discorso può tener luogo di un trattato sulla materia. E dal complesso, di cui tutte le parti cooperano l'una coll'altra, si genera una persuasione così compiuta nell'animo di chi l'ascolta, che, quando non si abbia o una prevenzione anticipata o dottrine affatto contrarie, riesce molto difficile di non consentire con lui. Di qui deriva la prevalente autorità del Cavour in una assemblea, autorità che egli ha tutta dovuta all'ingegno suo, e la quale si era da principio così poco disposto ad accordargli, come si è stati di poi incapaci a contrastargli.
      Ma la sua parola non è fluida nè elegante: la sua voce acre, il suo tono a volte aspro, e, per l'abitudine del potere, diventato poi forse più aspro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Camillo Benso di Cavour
di Ruggero Bonghi
1924 pagine 116

   





Cavour Cavour