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      E si può dire un terribile commento al precetto di Mosè sul Sinai: Onora il padre tuo e la madre tua acciocchè tu viva lungamente sopra la terra. Invero, comechè i colpevoli non compariscano affatto senza scusa, tratti come furono al misfare dalla passione del vedere tolta dal padre per sua seconda moglie e loro matrigna una femmina di partito; comechè meritevole di qualche rimprovero debba pure giudicarsi il vecchio che, per compiacere al suo matto amore, non dubitava contaminare il nome onorato dei Marchesi Massimi e la nobile e santa memoria di Donna Vittoria Savella sua prima consorte; comechè, prima del misfatto, prestanti e valorosi cavalieri, vanto del genitore, orgoglio della famiglia e lustro della città fossero i figliuoli, più ancora infelici che rei, non per questo la mano del cielo esecutrice della paterna vendetta si rimane dal perseguitarli, dal colpirli inesorabilmente. Terribile quanto la colpa, la condanna; e quanto la condanna, il castigo; chè tutti sono tratti a perire di mala morte.
      I quattro racconti, ch'io chiamerei meglio egregi lavori di pittura o di scultura, sono insieme congiunti, non pure nella idea morale a cui ciascheduno si attacca, ma ancora nella narrazione; la quale parte da un punto determinato, a un punto determinato si conclude; e tutti comprende e raggruppa intorno al fatto, duplice in apparenza, unico in realtà, del comune delitto e della paterna maledizione, i figliuoli del Marchese di Santa Prassede; narrazione, per di più, fatta da chi fu di ogni cosa non solo testimonio, ma parte.


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Biografia e rivista critica delle opere di F.D. Guerrazzi
di Ferdinando Bosio
1869 pagine 96

   





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