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      Articoli in diarj politici, allocuzioni al popolo, arringhe in senato e nel Consiglio Toscano, epistole a privati, bandi alla nazione tornarono siffatti da mostrare come nel ministro continuasse il deputato; in quella guisa che nel deputato erasi, insieme con l'uomo politico, accordato e confuso l'oratore tribuno avvezzo ad accendere il fiore della gioventù e de' cittadini a Firenze, a Livorno, a Gavinana e via discorrendo. Anco la sua voluminosa Apologia, da lui dettata nel carcere delle Murate a difendersi dalle terribili accuse ond'era fatto segno dal ristaurato granduca, è opera di merito ragguardevole, pur letterariamente parlando. Non piace a tutti i suoi amici politici, perocchè egli paja quivi essersi alquanto qua e là mascherato, come non fu mai il suo costume, procedendo sempre, e talvolta con poca cautela, diritto quanto un filo di rasoio. Per essere giusti, anch'io vi trovo qualche data artifiziosamente premessa o posposta; alcuni avvenimenti accozzati insieme comechè in effetto disgiunti: pochi fatti omessi, altri velati, altri vivamente coloriti; qua e là un sofisma, una dimostrazione cacciata dentro anzi per la finestra che per l'uscio; tratto tratto uno sdegno esagerato a bello studio, ovvero una calma simulata prudentemente. Un'analisi opportuna delle ragioni altrui, botta risposta a botta; assalti inaspettati, violenti, ritirate improvvise, reticenze, obbiezioni, argomentare socratico ti rivelano l'arte dello avvocato e in causa propria. Ma dinanzi a una accusa che lui, non reo, studiavasi infamare e trarre all'ultimo castigo, chi vorrebbe, non perdonargli se, per usare una frase di Dante, egli ritornava a sua scienza e l'adoperava da sottile maestro?


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Biografia e rivista critica delle opere di F.D. Guerrazzi
di Ferdinando Bosio
1869 pagine 96

   





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