Pagina (67/96)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dissi, quadro? Sarò meno inesatto e meglio inteso dicendo: sono una serie di miniature e quadretti ordinatamente disposti secondo un pensiero filosofico e un disegno artistico in una sola stanza adatta e con buona luce e fra di loro legati e connessi, onde vengono riprodotte le diverse fasi e il progressivo sviluppo di un solo soggetto, concepito da una sola mente, da una sola mano eseguito, con un solo intendimento a cui tutto e in ogni sua parte cospira; quasi le diverse scene di un dramma, o, meglio, di una commedia. Già ogni miniatura è una bella cosa per sè, ma non ne comprenderete il segreto pensiero che raffrontandola con le altre e legandone in vostra mente, a formarne un solo generale disegno, i disegni parziali.
      Sostanzialmente, in fondo in fondo qua e là ancora vi è amarezza e, qualche volta, non poca; il velo della allegoria è abbastanza trasparente perchè ci si vegga dietro la storia sentita a mo' di Tacito: non dico di Svetonio: qualche miniatura potrebbe parere ritratto, o riesce talvolta feroce caricatura; e il riso appena nasconde le lagrime, non sempre di dolore, sovente di sdegno. Qualcosa, forse, ti rammenta l'acre verso di Giusti, natura serena altrettanto che bella, cui la sperienza degli uomini e delle cose fe' sconsolata, e appunto ride perchè ha esaurito il pianto. In ciò dal Giusti diverso, che la desolazione e lo sconforto in lui non arrivano mai al segno da diventare cagione di debolezza e disperazione. Allo spettacolo d'uomini inetti e pusilli, Giusti si sente cascare di mano lo strumento necessario a compiere il suo desiderio di italiano e di cittadino, e si accascia pur brontolando e ghignando nella inerzia e dà le spalle all'avvenire: Guerrazzi, invece, pur sempre lo guarda fiso con gli occhi, e se sorride, punge, morde, flagella a dritta od a manca, ancora si scalda di entusiasmo mirando dinanzi a sè, nè si sgomenta se caschi la potenza altrui, perciocchè senta potervi sostituire la propria; e se questa fosse superbia, amici e nemici sempre gliene pesavano e pesano il filo sui bilancini dell'oro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Biografia e rivista critica delle opere di F.D. Guerrazzi
di Ferdinando Bosio
1869 pagine 96

   





Tacito Svetonio Giusti Giusti Giusti Guerrazzi