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      Dappoi, sdegnata del marito ingiustamente e bassamente uccisore, amò nel vivo il morto; o, meglio, il vivo potè farle dimenticare il fratello, senza dimenticare egli di trarne vendetta sul vero colpevole, che facilmente indovinò. E Fulvia e Lattanzio se le cose fossero andate naturalmente e pe' loro piedi, e non a seconda degli arcani fini di Dio, non che amarsi e peccare, non avrebbero pure potuto nè dovuto conoscersi di persona. Ma poichè la mano di Dio, o di altri per lui, ci deve senz'altro essere entrata, vedano un po' l'autore narrando, e, leggendo, i lettori di non scandolezzarsi, ovvero inorridir troppo de' peccati nè maledire troppo a' peccatori. Così consigliano la carità cristiana e la compassione verso le umane debolezze. Anzi, fia bene se nel tacito e tuttavia fiero travaglio della loro coscienza, a queste due povere anime scenda di su o di giù una stilla di refrigerio: tanto fa; È destino.
      Mandandomi cotesto suo scritto, il Guerrazzi soggiungeva: «Credo aver fatta cosa nuova, non dico buona.» Io dico, invece, e nuova e buona. La immaginazione è di Guerrazzi giovane, intendo dell'autore della Battaglia di Benevento, della Veronica Cybo e della Isabella Orsini; ma il modo è diverso: d'uomo maturo, che molte ne ha viste al mondo e serenamente giudica; nota e riprende la colpa, ma non rincara sul peso di essa; e sa compatire; e sente che, quando il cupo è già nella cosa, non occorre più, o poco, nel colorito di essa. Non mancano quivi le scene feroci e strazianti; ma più presto le indovini che non le vedi, o le vedi a mezza luce e nella penombra; e, pure cercando fartele nella mente quali ama lasciartele supporre lo scrittore, anco di questo già ti persuadi, che que' due dannati non potranno essere dannati per davvero e per sempre; e nol potranno perchè più presto infelici che sciagurati; e, nella loro miseria, non cattivi; certo, dilicati; cosicchè, se il tuo labbro non si attenta ancora di farlo, il tuo cuore già li assolve d'aver cedute a una forza maggiore di loro ond'era imbevuta la stessa atmosfera che li circondava.


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Biografia e rivista critica delle opere di F.D. Guerrazzi
di Ferdinando Bosio
1869 pagine 96

   





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