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      (Matt. XXVI, 54).
      Gesù dice che non fu preso dalle turbe quando sedeva fra loro, insegnando nel tempio, acciocché le Scritture dei profeti fossero adempiute (Matt. XXVI, 56).
      Se Giuda tradisce Gesù e ne riceve trenta sicli in pagamento, gli è per adempiere ciò che fu detto dal profeta (Matt. XXVII, 9).
      Se, dopo crocifissolo, i soldati si spartirono i suoi vestimenti, ciò avvenne acciocché fosse adempiuto ciò che fu detto dal profeta (Matt. XXVII, 35).
      Se egli manda a comperare una spada, è perché venga adempiuta anche la profezia secondo cui egli sarebbe stato noverato fra i malfattori (Luca XXII, 36, 37).
      Comparendo ai suoi apostoli, Gesù dimostra che quanto avvenne di lui avvenne perché «conveniva che tutte le cose scritte di lui nella legge di Mosé, e nei profeti e nei salmi, fossero adempiute». Ed aggiunge: «Così conveniva che il Cristo sofferisse ed il terzo giorno risuscitasse dai morti» (Luca XXIV, 44, 46).
      Fin sulla croce, se Gesù chiede da bere, è acciocché la Scrittura si adempisse (Giov. XIX, 27).
      E, quand'ebbe preso l'aceto, disse: «Ogni cosa è compiuta» e allora solo, quando vide che la Scrittura erasi in lui verificata a puntino, chinò il capo e rendé lo spirito (Giov. XIX, 30).
      Ed infine se non vengon fiaccate le gambe a Gesù sulla croce, e se invece gli venne forato il costato con una lancia, si fu, dice Giovanni (XIX, 32-37), acciocché la Scrittura fosse compiuta.
      E basta, quantunque non siano questi i soli casi in cui i Vangeli non fanno muover dito né proferir verbo a Cristo se non in quanto fosse scritto nell'Antico Testamento.


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Gesù Cristo non è mai esistito
di Emilio Bossi (Milesbo)
pagine 292

   





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