Pagina (63/292)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Il tradimento di Giuda fu adattato all'episodio di un nero tradimento d'un commensale di Davide, e la sua predizione da parte di Gesù durante la cena corrisponde ad analoga predizione del re-salmista(85).
      Le parole «Sono io» che il quarto evangelista, più teologico dei sinottici, mette in bocca a Gesù al momento in cui egli si avanza verso i soldati venuti per arrestarlo, e che li fanno cadere a terra, sono le parole stesse pronunciate da Jehova a più riprese nell'Antico Testamento(86).
      L'arresto di Cristo come un delinquente è posto da Marco e Matteo stessi precisamente in relazione con le predizioni dei profeti; e la fuga degli apostoli non è che il compimento della profezia di Zaccaria(87).
      Se Gesù non risponde alla domanda del gran sacerdote sulla deposizione dei testi si è per mostrarsi così l'agnello condotto al supplizio senza lamentarsi, onde realizzare letteralmente la profezia di Isaia(88).
      Ma quando gli si domanda se egli è il Messia, non tace più, e si proclama tale, per realizzare anche qui l'Antico Testamento(89).
      Gli oltraggi ed i cattivi trattamenti a Gesù in tanto avvennero in quanto erano predetti letteralmente da Isaia(90).
      I trenta denari del tradimento di Giuda, e l'atto di Giuda che li getta nel tempio, sono presi alla lettera dall'oracolo di Zaccaria(91).
      L'acquisto del campo di sangue coi denari del tradimento, il rimorso e il pentimento di Giuda, la sua morte prematura, il genere della morte, l'idropisia e la cecità, tutto ciò si trova nei vari testi dell'Antico Testamento(92).


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gesù Cristo non è mai esistito
di Emilio Bossi (Milesbo)
pagine 292

   





Giuda Davide Gesù Gesù Jehova Antico Testamento Cristo Marco Matteo Zaccaria Gesù Isaia Messia Antico Testamento Gesù Isaia Giuda Giuda Zaccaria Giuda Antico Testamento