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      Anch'egli aveva il suo sepolcro, sul quale i suoi iniziati venivano a spargere lacrime. Uno scrittore cristiano, Firmico, ci narra che i preti portavano alla tomba durante la notte l'immagine di Mitra, steso sopra una bara. Questa cerimonia era accompagnata dai canti funebri dei sacerdoti atteggiati a simulato dolore. Si accendeva il sacro cero (cero pasquale), si ungeva di profumi l'immagine del Dio, quindi uno dei sacerdoti dichiarava solennemente che Mitra era risuscitato e che le sue pene avevano redento l'umanità.
      Alcune parti della vita di Cristo, nella mitologia persiana, erano già state applicate a Zoroastro. Il reverendo dottor Mills, eminente teologo e scienziato cristiano, fu, dalla evidenza delle cose, costretto a riconoscere che la tentazione di Cristo figurava già nella mitologia persiana come tentazione di Zoroastro, e soggiungeva: «Nessun Persiano suddito passeggiante per le vie di Gerusalemme, subito dopo o molto dopo il ritorno, poté mancar di conoscere questo mito meraviglioso».
      Vedremo più innanzi la sorprendente somiglianza dei misteri dei Persi con quelli cristiani. Questa somiglianza era tale e tanta che san Giustino, non potendo smentirla, né sapendo spiegarla con ragioni favorevoli all'ortodossia, accusava il Diavolo d'aver rivelato ai Persiani i misteri del cristianesimo prima ancora che il Cristo fosse nato!
      Continuiamo la rassegna degli Dei Salvatori.
      Gli Egiziani avevano anche essi il loro Dio Salvatore in Oro, divenuto poi Osirapide o semplicemente Serapide(238).


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Gesù Cristo non è mai esistito
di Emilio Bossi (Milesbo)
pagine 292

   





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