Pagina (169/292)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Nel buddismo era antichissima la pratica di tenere concilii allo scopo di togliere gli errori infiltrati nella religione, e quella di mandare missionari in altri paesi. Diffusissimi pure nel buddismo - specie nel Tibet - erano i monasteri per gli uomini e i conventi per le donne, e numerosissimi vi abbondavano i frati(302).
      Nella religione dei Persiani appare già la divisione gerarchica del clero in vari ordini: ad esso appartiene la decima delle rendite dei cittadini. I magi persiani devono essere puri e astenersi dal lavoro manuale. Nell'Egitto i sacerdoti formavano la prima casta della nazione; essi avevano il potere di eleggere i re e di regolarne la condotta; i loro alimenti eran forniti dalle classi inferiori, alle quali affittavano le terre dei templi; soli avevano il diritto di istruire e di offrire sacrifizi; ma le menome particolarità della loro vita erano sottoposte a forme prescritte, ed erano soggetti a determinate privazioni.
      Niente di nuovo sotto il sole, adunque, come direbbe Salomone, quanto al sacerdozio cristiano, che prima già non fosse stato in uso presso i popoli più antichi.
      Inseparabili dai preti sono le divinazioni, le profezie, gli oracoli, i sortilegi, i prodigi, gli esorcismi, poiché la loro missione sarebbe inutile, ove non avessero o non si credessero avere nessun potere occulto sulla natura, nell'interesse dei bisogni umani. Orbene: i bramini indiani avevano il potere di paralizzare, con maledizioni e con malefizi, l'azione insidiosa di Mahadeva: essi possedevano certe piante, come il fiore del loto e la canna, e certi liquori, come l'Amrita, cui attribuivano una virtù miracolosa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gesù Cristo non è mai esistito
di Emilio Bossi (Milesbo)
pagine 292

   





Tibet Persiani Egitto Salomone Mahadeva Amrita