Pagina (212/292)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      (324), ed infine gli alti luoghi, che ora il cattolicesimo va ripopolando di croci. Che dire poi del culto delle reliquie, divenuto tanto generale ed ingenuo nel cattolicesimo, da moltiplicare le teste, le braccia, le gambe, le ossa, le mani dei Santi, fino al punto di riempire intieri volumi soltanto col loro catalogo?
      Rammenteremo qui soltanto quello del Sudario, di cui ne esistono ben quattro di famosi, contendentisi l'autenticità (quelli di Torino, di Besançon, di Compiègne e di Cadouin) oltre i meno importanti; e lo rammentiamo unicamente perché non si è ancor spenta l'eco delle discussioni sui medesimi, cui presero parte, incredibile a dirsi! perfino degli scienziati (?) di Parigi in favore dell'autenticità d'uno di essi.
      La Chiesa dottò anche il culto delle immagini, specialmente della Madonna e dei Santi, e soprattutto della Croce; evoluzione regressiva per compiere la quale dovette sopprimere interamente il secondo comandamento del Decalogo ebraico che condanna ogni rappresentazione della divinità con cose sensibili(325), sì che si trovò costretta, per serbare sempre il numero di dieci, a suddividere il decimo in due parti.
      Se, pertanto, il cristianesimo potè trionfare e sostituirsi al paganesimo, si fu soltanto mediante la persecuzione, la frode e l'assimilazione del culto pagano, e perché favorito altresì dalla disgregazione dell'Impero Romano e dall'invasione dei barbari(326).
      Ma al suo trionfo fu completamente estranea la pretesa persona del suo Cristo(327), com'era stata estranea alla formazione della nuova religione, non essendo egli mai esistito, come abbiamo esuberantemente provato nel presente libro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gesù Cristo non è mai esistito
di Emilio Bossi (Milesbo)
pagine 292

   





Santi Sudario Torino Besançon Compiègne Cadouin Parigi Chiesa Madonna Santi Croce Decalogo Impero Romano Cristo