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      Alfredo Pioda) che rende il cervello dei credenti refrattario alla ragione, piegandolo e abituandolo a credere nell'assurdo; - ciò che inspirava Tertulliano quando ingenuamente proclamava i motivi della sua fede in questi termini: «Il figlio di Dio è morto; ciò è credibile, perché è assurdo. Sepolto, egli è risuscitato: questo è certo, perché è impossibile.»
      Ora è questa società, la quale di cristiano non ha più che il nome e le cose brutte, mentre le parti belle di quella morale sono andate a rifugiarsi, vedete mò ironia della storia, nelle sfere dell'incredulità, perché è in queste che si continua la serena ricerca del vero e si lavora per la redenzione dei popoli e dei deboli e per la fratellanza universale; è questa società, la quale ha dovuto imporre un argine al cristianesimo, con la proclamazione della laicità dello Stato e della libertà di coscienza, onde salvare sé stessa dalla sua intolleranza, e seco salvare le conquiste della civiltà e promuoverne di nuove; è questa società che continua a proclamarsi cristiana, ed a fare del cristianesimo il termine ideale, lo specchio di ogni perfezione! E non si avvede, o non le si permette di vedere, da chi ha interesse a mantenere questo inganno, che tutto quello che forma il vanto della civiltà moderna, della civiltà europea ed americana, non solo non è dovuto al cristianesimo, ma rappresenta una serie di conquiste ottenute dall'umano pensiero, reso autonomo, sul cristianesimo intollerante, oscurantista, immobilista, teocratico, illiberale, reazionario, mistico, ascetico e visionario.


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Gesù Cristo non è mai esistito
di Emilio Bossi (Milesbo)
pagine 292

   





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