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      Il sig. T. Armani, occupandosi del libro dell'Harnack, in un opuscolo edito dalla Tipografia Cooperativa Parmense, distingue con acutezza la persona di Cristo dalla sua personalità, che preesisteva nella Legge profetica, e che basterebbe a spiegarci il cristianesimo anche senza la persona più o meno storica del Cristo.
      (47) Per gli uni Cristo fu persona storica, ma ingrandita alle proporzioni della leggenda, è la teoria dell'evemerismo; per gli altri in luogo della leggenda alla persona storica fu giustapposta una persona mitologica. Per noi egli è completamente mitologico. A questo proposito osserviamo che bisogna distinguere tra leggenda e mito. La leggenda ha sempre un fondamento vero, umano, ma esagerato spesso fino all'inverosimile ed al sovrannaturale; il mito, invece, non trae origine da fatti veri, ma è tutto di creazione dell'immaginazione umana, che in esso rappresenta un fenomeno naturale, o una idea, o un simbolo.
      (48) Maurice Vernès, Les résultats de l'exégèse biblique, Paris, Leroux, 1890.
      (49) Fu caso? Fu arte? Il Ganeval insiste trattarsi di una delle solite frodi che hanno valso a formare il cristianesimo, coerente con la sua ipotesi che Papias abbia scritto riferendosi alle origini egiziane del cristianesimo.
      (50) Quest'ipotesi non è ingiuriosa, ma fondata sulle confessioni di san Gerolamo stesso (vedi Peyrat, op. cit., p. 7).
      (51) Praef. in Evang. ad Damas.
      (52) Citato da Peyrat, Histoire élémentaire et critique de Jésus, pag. 70, troisième édition, Paris, Lévy Frères, 1864.


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Gesù Cristo non è mai esistito
di Emilio Bossi (Milesbo)
pagine 292

   





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