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      Questa etimologia puō stare anche a lato di quella data dal Jacolliot. In ogni modo poco importa l'origine esatta del nome; l'importante č di sapere che anche Mosč č un mito.
      (248) A maggior persuasione del lettore ricorderemo che le scoperte delle iscrizioni cuneiformi fatte negli scavi di Babilonia, hanno oramai risolto questo punto di storia mitologica, ponendo fuori e al disopra di ogni discussione il nostro punto di vista, vale a dire che la creazione, la caduta di Adamo, lo stesso decalogo, il diluvio, la settimana di sette giorni, il riposo ebdomadario, il nome stesso del sabbato, una quantitā di prescrizioni rituali, morali e penali vennero all'Antico Testamento dalla civiltā caldaica, insomma che tutta la mitologia della Bibbia č mitologia assiro-babilonese.
      Il decalogo di Mosč č copiato da una raccolta di leggi del re Hamurrabi, anteriori di otto secoli all'epoca del preteso Mosč.
      Nella stele recentemente scoperta a Susa dall'assirologo francese J. De Morgan, il re Hamurrabi č rappresentato nell'atto di ricevere dalle mani del Dio del Sole un libro delle leggi, scena di cui quella di Mosč sul monte Sinai non č che la riproduzione. Le leggi di Hamurrabi contengono, oltre il decalogo che fu poi copiato dal legislatore ebreo ed attribuito a Mosč, anche le prescrizioni penali feroci del Dio Padre dei cristiani, fra le quali la legge del taglione.
      A proposito delle rivelazioni dovute a queste scoperte č sorto in Germania nel momento in cui scriviamo un significante dibattito.


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Gesų Cristo non č mai esistito
di Emilio Bossi (Milesbo)
pagine 292

   





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