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      Ora, questa parte della sua dottrina il cristianesimo l'ha trovata nel giudaismo, specialmente profetico, come abbiamo visto nel capo precedente.
      (295) Non possiamo però tacere il rimarco importantissimo dell'Havet, secondo cui tutte le parole principali della dottrina cristiana sono d'origine greca: dogma, mistero, simbolo, catechismo, prete, vescovo, diacono, monaco, teologia, invisibile, creatura, salute (nel senso religioso), divinità (nel senso astratto), inescusabile, corruttibile, affezione, etc.; rimarco tutt'altro che trascurabile, poiché le parole sono il simbolo dell'idea ed alla loro volta agiscono sulle idee e queste sui costumi, sulle religioni e sugli avvenimenti; e perché, in ogni modo, dimostrano la vera origine delle idee stesse.
      (296) Aristobulo è il primo ebreo alessandrino che tentò la fusione dell'ebraismo coll'ellenismo, mediante l'interpretazione allegorica. Veggasi Vacherot, Histoire critique de l'école d'Alexandrie. Introduction, liv. II.
      (297) Il Vacherot, nell'opera La Religion, notando la perfetta identità della teologia del quarto Vangelo con quella del verbo platonico e alessandrino, conclude essere impossibile dubitare dell'origine greca del Verbo cristiano. Ed aggiunge un'osservazione importantissima, che spiega completamente il motivo e il modo della trasformazione del Verbo alessandrino nel Verbo cristiano. Franca la spesa di riportare questo passo: «I teologi - egli scrive - che la negano [l'origine alessandrina del Verbo cristiano] si compiacciono di far rilevare la differenza essenziale che distingue la Trinità cristiana dalla Trinità platonica o alessandrina.


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Gesù Cristo non è mai esistito
di Emilio Bossi (Milesbo)
pagine 292

   





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