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      » Cionondimeno, se la polluzione non è per la sua origine mortale ovvero (trattandosi d'un sacerdote) se il sacerdote, realmente pentito, sia stato da essa assolto, potrà in quel giorno celebrare, quando a ciò lo consigli qualche ragionevole motivo.
      Quegli che, accoppiandosi carnalmente nel matrimonio, desidera che dal suo atto non nasca prole, pecca: su ciò sono d'accordo tutti i teologi, ma sarebbe cotesto soltanto un peccato veniale, giusto l'adagio che finis præcepti non cadit sub præcepto. Così Sanchez l. 9, disp. 8, n. 10 e molti altri. Ma v'hanno pure dei teologi, del resto pochissimi che lo vogliono un peccato mortale.
      Però, è peccato mortale, qualora l'impedimento alla fecondazione venga opposto volontariamente.
      ARTICOLO III. — del ricambio del debito conjugale. — Noi dovremo dire:
      I. Dell'obbligo di rendere il debito conjugale;
      II. Delle cause che dispensano da ricambiare il debito conjugale.
      3. Di coloro che peccano mortalmente rendendo il debito coniugale.
      4. Di coloro che commettono il peccato di Onan.
      5. Di coloro che, rendendo il debito coniugale, peccano venialmente.
      § I. — Dell'obbligo di rendere il debito coniugale.
      Secondo la S. Scrittura e la Ragione, è stretto obbligo in ciascun coniuge di rendere il debito coniugale all'altro che lo chiedessse espressamente o tacitamente.
      1. Secondo la S. Scrittura: I. ai Corin. 7, 3: «L'uomo renda il debito coniugale alla moglie, e la moglie lo renda al marito: non vogliate imporvi delle privazioni, a meno che ciò non avvenga con mutuo consenso per adempiere agli ufficii della preghiera». Queste parole esprimono chiaramente lo stretto obbligo.


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Venere ed Imene al tribunale della penitenza.
:Manuale dei confessori
di Jean Baptiste Bouvier
1885 pagine 191

   





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