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      GIUSEPPE MAZZINIPOVERO! CONTRISTATO! SCHERNITO SOGNATORE
      TOLLERAQUESTI ONORI POSTUMI
      I SOLI CONSENTITI DAL DESTINOAI MAESTRI.
     
      Giovanni Bovio
     
     
      LA RAGIONE DEL LIBRO
     
      Nella vasta mente di Giovanni Bovio balenò un giorno una triade di sapienza! di amore e di libertà: e questa triade! circonfusa di luce! seguì per tutta la vita il filosofo nelle diverse trasformazioni del pensiero ed esercitò una continua influenza sull'opera sua. La triade assume figura umana in Socrate! in Cristo! in Mazzini. Il maestro vedeva e misurava la varietà della grandezza delle tre figure e delle rivoluzioni che avevano iniziato; ma in tutte e tre considerava specialmente l'influenza esercitata dai tre banditori di verità che l'insegnamento confermarono col sacrificio.
      Giovinetto ancora! quando gli sorrideva la musa! cantava di Socrate! il filosofo debellatore della superba ipocrisia di falsi dotti: e più tardi lo presentava sulle scene! negli ultimi anni della vita! in un dramma degno! per il dialogo! del maestro condannato a bere la letale cicuta. Il dramma sostituì il discorso già pensato: e lo stesso fenomeno evolutivo dell'intelletto fece credere a Bovio che fosse più efficace la forma rappresentativa anche per Cristo! la cui dottrina ci ricordò nella pura essenza sua colla Festa di Purim che svolge i principî fondamentali dell'amore! della fratellanza! del perdono. E siccome Cristo era il Verbo! così il filosofo-poeta non ne portò la figura materiale sulle scene! che pur sono piene di lui! ma lo fece manifesto solamente colla parola.


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Mazzini
di Giovanni Bovio
Sonzogno Editore
1905, pagine 66

   





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