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      Poniamo! e non ne parlo a caso! che le loro parole siano state raccolte da Giorgio Pallavicino. Quali quelle parole sarebbero uscite non sotto l'iperbole dell'ira! ma sotto la terribile logica delle comuni sventure?
      Trasportatevi! per un istante! dalla lotta contemporanea dei piccoli successi alla lotta ideale tra due uomini che non appajono ogni giorno nč in ogni generazione! e dal linguaggio delle persone al linguaggio delle idee.
      Vi troverete innanzi a due de' quali uno sarā il filosofo di una scuola! e l'altro il genio che passa sulle scuole e guarda verso l'uomo.
      - Ebbene! abate Gioberti! confortati uno Tommaso da Kempis. Pio e Carlo Alberto vennero meno e i municipali impoltriti nelle regioni mostrano non aver inteso nč la lega nč l'unitā. Non resta che una sola bandiera che tu abbandonasti dopo averla salutata! scrivendo sotto il pseudonimo di Demofilo: "Noi ci stringeremo alla vostra bandiera e grideremo: Dio e il popolo! e studieremo di propugnar questo grido." E poi?
      - Poi fu chiaro che Dio e Popolo eravate voi! che sottentravate alle leggi delle cose. La repubblica nella sede del pontefice tra due reami secolari e antichi principati minori! in mezzo ad un popolo ancora acclamante a Pio IX e al re del Piemonte! Improvvisare un popolo e farti Dio - questo era la repubblica!
      - Questo?... Non fu peccato a Giovio aver due penne! se tu! che altro scrivi ed altro parli! hai due lingue. Io leggo: "'eroica difesa (della repubblica romana) rese ammirabile il nuovo governo eziandio a coloro che prima lo vedevano di mal occhio; e lo splendore de' fatti pių recenti cancellō la memoria dei precedenti.


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Mazzini
di Giovanni Bovio
Sonzogno Editore
1905 pagine 66

   





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