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      La teoria spiritica suppone non solo che i fatti siano reali (giacchè potrebbero ancora attribuirsi ad una forza organica), - non soltanto che sono spirituali (giacchè potrebbero attribuirsi allo spirito del medio o di altri uomini viventi), - non solo che sono causati da spiriti incorporei (giacché potrebbero ancora attribuirsi a spiriti non umani), - bensì precisamente che sono prodotti, mediante i medii, dalle anime dei defunti, collo scopo di avvertirci della loro esistenza e darcene delle prove. Suppone poi secondariamente che, se sono le anime dei defunti, noi possiamo, confrontando il complesso delle loro deposizioni, quali furono raccolte da Swedenborg, Jackson Davis, Allan Kardec, ed altri, giungere ad una cognizione almeno approssimativa del destino dell'anima umana. Dunque, in primo luogo, non bisogna confondere spiritisti con occultisti; nell'occultismo ci sono tante gradazioni quante ce ne possono essere, per esempio, nel partito liberale, che va dai progressisti ai democratici, ai socialisti, agli anarchici, ed ai nichilisti; e quanti nel partito opposto. In secondo luogo non bisogna confondere lo spiritismo colla necromanzia, che non era una dottrina, ma un'arte, anzi un'arte occulta, e propriamente l'arte di evocare i morti per sapere il futuro; nè d'altra parte collo spiritualismo, che è soltanto una dottrina, e che sul destino dell'anima ci dà soltanto delle congetture dedotte dal concetto che gli spiritualisti si son formati della natura dell'anima esaminando il pensiero dei viventi.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





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