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      Nel nostro caso c'è illusione? Allora vuol dire che le nostre sensazioni non hanno la causa che crediamo; non derivano da intelligenza occulta; o piuttosto derivano da un'intelligenza che è occulta soltanto per alcuni degli astanti, ma non per gli altri; che, mentre noi crediamo che il medio vi contribuisca senza volerlo e saperlo, invece vuole e sa; dunque mente; dunque c'è impostura.
      Allora tutto si spiega colla
     
      Arte che tutto fa, nulla si vede.
     
      Ora dobbiamo noi ammettere che i fatti medianici siano effetti di impostura? Vi sarebbero per ciò queste ragioni: 1° Che al mondo vi sono degli impostori è cosa certa; mentre il ballo delle sedie non è ancora certo, se certo deve dirsi ciò che tutti ammettono; dunque l'impostura è non solo possibile, ma più probabile che la realtà dei fatti medianici. 2° La testimonianza di coloro i quali asseriscono che non c'è impostura, non è una prova sicura, appunto perche possono essere ingannati; chi è ingannato, crede sempre di non esserlo; dunque tutto ciò che un uomo può assicurare è che, per quanto abbia fatto attenzione, non s'è accorto dell'inganno; il che non prova che non ci fosse. Ciò si dimostra coll'analogia dei prestigiatori; essi fanno giuochi di cui la causa vi resta occulta; se non resta occulta interamente, si è che essi confessano di far qualche cosa senza che vi accorgiate; se non lo confessassero, non ve ne accorgereste. I medii dunque possono essere prestigiatori che non confessano la verità. 3° Tanto più ciò diventa probabile, se consideriamo che i prestigiatori imitano sul teatro i fenomeni spiritici; per tacere degli imitatori forestieri, rammentiamo Bosco, Cristiani, Poletti e Roberth.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





Bosco Cristiani Poletti Roberth