Pagina (45/316)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Al che io rispondo che l'allucinazione non è come un'illusione; è un caso morboso, patologico, è indizio di un'alterazione delle funzioni psichiche. Perciò l'amico di un mio amico diceva che, il giorno in cui credesse di vedere un tavolo alzarsi da sè, andrebbe difilato a consegnarsi al manicomio(28); ma io non mi voglio consegnare. Coloro che sospettassero di me, si informino dai miei colleghi e dai miei studenti, dalla mia famiglia e dal mio dottore, e sentiranno che respiro male e digerisco mediocremente, ma non ho mai dato motivo di dubitare delle mie facoltà mentali.
      Essi risponderanno forse che un'allucinazione isolata può prodursi anche in un individuo sano quando si trovi in circostanze eccezionali, come sono le stregonerie e le evocazioni dei morti; e che allora l'attenzione aspettante, l'immaginazione esaltata ed altri simili eccitanti possono produrre in lui l'allucinazione che non si produce normalmente quando fa lezione o fa colazione. Al che rispondo che durante gli esperimenti sono molto attento, come può esserlo il Koch quando guarda i bacilli attraverso il microscopio o lo Schiaparelli quando considera Marte attraverso al telescopio; ma che non avevo mai sentito dire che si dovesse diffidare delle osservazioni degli uomini attenti e fidarsi dei distratti. Quanto all'esaltazione, rispondo che ero spesso esaltato all'indomani dell' esperimento e farneticavo sulle conseguenze a cui mi trascinava l'evidenza dei fatti constatati; e confesso che mi esalto qualche volta discorrendo di spiritismo, per effetto della contraddizione della maggioranza; ma durante l'esperimento, senza esser pacifico quanto un gatto che fa il chilo, ero padrone, padronissimo di me stesso.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





Koch Schiaparelli Marte