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      2º Questa incertezza deriva anche dal fatto che non tutte le condizioni dipendono dalla nostra volontà; perchè una delle condizioni è che l'intelligenza occulta, (sia poi quella di uno spirito o quella dell'incosciente dei medio), acconsenta. Quindi il principio di causalità non si verifica in questi esperimenti che quanto si verifica negli esperinenti sulla volontà degli uomini: i quali sono così incerti da permettere la credenza o l'illusione del libero arbitrio. Di ciò che dipende dalla volontà umana non si è mai sicuri. Per esempio, io vi posso assicurare che vi sono degli uomini i quali sono capaci di prestar mille lire ad un amico per fargli piacere, e non ho vergogna di confessarvi che anche questo lo so per prova. Provate anche voi a domandarli; è un esperimento che qualche volta riesce. Ma non vi garantisco che riuscirà sempre. Quanti si sono già suicidati per non aver potuto trovare in tempo qualche centinaio di lire!
      3° Per fare degli esperimenti di fisica, bisogna sapere che cos'è un esperimento e che cos'è la fisica; poi assistere ad esperimenti fatti da altri, poi tentare di riprodurli noi, poi tentare di variarli. Trattandosi di spiritismo invece i più vogliono sperimentare senza aver letto niente e dettar legge fin dalla prima sera. Poi, quando si esperimenta, si fa per veder se è vero; quindi bisogna operare come se potesse esser vero; per verificar se esiste un orologio, non bisogna trattarlo fin da principio come uno scaldaletto. Invece, trattandosi di spiritismo, molti sperimentano col solo scopo di scoprire le trappole; si tratta subito il medio come un impostore e lo spirito come se non vi fosse.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316