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      E, meglio ancora, Wallace, emulo di Darwin per avere scoperto contemporaneamente a lui la legge della selezione naturale (ossia della sopravvivenza dei più adatti alla vita), e più darwinista del Darwin, è nello stesso tempo uno dei più vecchi e saldi apostoli dello spiritismo. Egli parrà sospetto perchè spiritista; ma allora gli altri possono esserlo perchè materialisti. Non so perchè i discepoli vogliano esser logici più rigorosi dei loro maestri, e i cortigiani più realisti del Re; no, anzi lo so.
      Non mi par dunque che lo spiritismo sia inconciliabile colla biologia. Che se poi lo fosse, la constatazione dell'esistenza degli spiriti ci obbligherebbe soltanto a modificare profondamente le teorie attuali sull'origine della vita. Ma siamo noi sicuri che la nostra biologia s'accorda completamente colla biologia della natura? Lo spiritismo porterebbe una rivoluzione nella biologia; ma il ciclo delle rivoluzioni è forse chiuso per lei? è forse un libro finito? Una scoperta importante non ha forse prodotto sempre una rivoluzione? E Darwin non è forse stato un rivoluzionario? Egli è vero che per un certo tempo avremmo davanti due ipotesi che non sapremmo conciliare; ma a questo ci penseranno i nostri nipoti. Alla peggio non sarà che un'antinomia di più. Il Du Bois-Reymond dice che vi saranno sempre sette enigmi insolubili per la scienza umana. Per suo figlio, se ha figli, saranno otto. Voilà tout.
      Se il lettore è stanco di filosofia, mi ammetta la conclusione di questo capitolo, e passi al seguente.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





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