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      ..»Nell'ottobre del 1862 lord Brougham aggiunse come poscritto: «Finisco in questo punto di copiare dal mio giornale la storia di questo strano sogno. Certissima mortis imago! Ed ora finiamo il racconto cominciato circa sessanta anni fa. Appena fui tornato ad Edimburgo, mi giunse una lettera dall'India che annunziava la morte di G.,e diceva che era morto il 19 dicembre».
      Ma io mi dicevo: se queste cose succedessero veramente, si dovrebbero verificare coll'esperimento; se è vero che le intelligenze occulte che si manifestano per mezzo di un medio sono i morti, fra le comunicazioni medianiche vi dovrebbero essere quelle di alcuni che avranno promesso di tornare dopo morti. Or bene, anche senza cercare, ne ho già incontrate alcune, e per es. quella del dottor Knox che, secondo promessa, viene a dire a Owen per mezzo di un medio scrivente: Caro Owen, io vivo ancora! (Nel giornale Light, 1888, pag. 35; un altro caso raccontato dal general Drayson, nello stesso Ligiht del 15 febbraio, 1890). E vi saranno molti esempi simili che non conosco. Ora non voglio affermare che queste siano storie vere; ma mi pare che sia contrario ad ogni logica il sostenere che le ultime sono fiabe appunto perchè confermano le prime. Procedendo con questa logica, se dopo morte mi parrà di sentirmi ancor vivo in qualche modo, dovrò dirmi: «Ohibò! questo non è che un errore, un'illusione prodotta in me da tutte le frottole che mi hanno raccontato quand'ero vivo».
      Insomma il ragionamento che fanno è questo: Le comunicazioni medianiche non sono che un'eco della tradizione dell'apparizione dei morti; ma questa è evidentemente falsa; dunque sono false anche quelle.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





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