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      Molti esempj simili si leggono negli annali dei manicomj; ma si tratta sempre di allucinati e di pazzi; quindi non c'è mai uno sdoppiamento reale come nel caso d'un medio: l'intelligenza, colla quale il medio tiene il suo dialogo, esiste realmente, poichè scrive. Che se trovaste esempj di persone nelle quali si manifestasse realmente e simultaneamente doppia intelligenza e doppia volontà, gli spiritisti risponderebbero che questi sono veri ossessi, sono medii afferrati da cattivi spiriti; e come si fa a provare che hanno torto?
      Egli è vero che il fenomeno della scrittura automatica, se non si spiega con alcune di queste analogie, potrebbe forse spiegarsi con una combinazione di queste analogie; e che spiegare per analogia non significa spiegar con casi perfettamente eguali (altrimenti non ci sarebbe bisogno di cercar una spiegazione), ma con casi rassomiglianti; (s'intende bene, rassomiglianti per qualche carattere essenziale). Non ci è dunque lecito concludere dai soli argomenti addotti fin qui che il dualismo che si riscontra nella scrittura automatica non possa essere un caso più complesso e più conclamato del dualismo che c'è in noi fra l'io cosciente e l'automa con cui è misteriosamente unito e forse sostanzialmente identico. Ma abbiamo diritto di dire che sarebbe per la psicologia un caso nuovo e strano.
      2° Credo poi che sarebbe tale anche per la fisiologia. La fisiologia vuole, e a ragione, che il pensiero abbia una base fisica. Perciò sembra che, mettendo l'intelligenza occulta nel medio, cioè in un organismo, ci mettiamo più d'accordo colla fisiologia.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





Credo