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      Si noti bene che dietro a lui non c'era posto per un uomo, che il suo vicino di destra era legato con lui, e il suo vicino di sinistra lo tenevo io per mano. Questa era dunque una volontà che aveva un fine, e che pure non era la nostra(54).
      E con queste volontà intelligenti, che non sono noi, si trova modo di comunicare; e si domanda loro chi sono; e rispondono di essere anime di defunti. Quella che Eusapia evoca, dice che era un personaggio storico, di cui non vuol fare il nome; si fa chiamare col pseudonimo di John King. Interrogato perchè fa queste cose, risponde che è una missione scelta da lui, per espiazione, quella di adoperarsi a persuaderci che c'è un'altra vita. E tutte queste intelligenze dicono di appartenere ad un altro mondo. E interrogate come fanno, hanno risposto generalmente che esse non possono agire direttamente sul nostro mondo corporeo; ma che lo spirito, sia il loro che quelle dei viventi, è rivestito di una specie di corpo fluidico (che gli spiritisti chiamano perispirito), di una materia incorporea, la quale serve d'intermediario fra lo spirito e il corpo; che confondendo il loro perispirito con quello di certi viventi che noi chiamiamo medii, e coi quali i loro fluidi possono combinarsi, possono adoperare l'energia dei viventi, che esse non hanno, in un modo che i viventi non sanno. Saranno fole; ma queste fole sono circostanze che fanno sempre parte del fatto; sono costantemente concomitanti dell'operazione magica.
      6° Poi c'è quest'altro: che fenomeni analoghi a questi fenomeni medianici sono soltanto quelli attribuiti ai santi, alle streghe, ai fakiri; per esempio la levitazione, che a tutti questi si attribuisce.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





Eusapia John King