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      Il passo dal pensiero alla parola ed all'azione è trasformazione di movimento. Perciò tanti, in cui è debole l'azione inibitoria del cervello, non sanno pensare senza parlare e gestire. La forza motrice dell'idea si aumenta e moltiplica allorché l'idea è accompagnata da immagine viva, da credenza, e sopratutto da emozione di desiderio o di paura. L'idea che sarebbe facilissimo cadere da un precipizio, ci fa cadere; vedi i fenomeni di vertigine, bene studiati dal Renouvier e da altri.
      3° Ora tutte le forze possono trasformarsi una nell'altra; quindi il pensiero, che produce movimento o si trasforma in movimento, può trasformarsi in un'altra energia fisica, per es. in calore. E poichè i fenomeni vitali sono tutti fenomeni fisico-chimici, il pensiero agisce anche sulla vita vegetativa; per es. l'idea di un buon cibo fa venir l'acquolina in bocca aprendo le glandole salivari; vedi i riflessi psichici studiati dal Bonatelli e dal Richet. E ciò giunge a tal segno, che l'immaginazione produce in noi molte malattie, come il colera, e perfino l'idrofobia; la paura del fuoco può guarirci da una paralisi, la paura d'un'operazione chirurgica guarirci dall'idropisia; un'ordinata e ricca e interessante collezione di questi fatti costituisce il libro del dott. Hack Tuke(56).
      4° Il pensiero non estende la sua azione solo al di là del sistema muscolare, negli organi della vita vegetativa; ma al di là del nostro organismo. La forma più elementare di questa sua azione è la suggestione mentale; il movimento molecolare del nostro cervello si propaga, trasformato in vibrazioni eteree, le quali, incontrando altri cervelli, riproducono il movimento molecolare e quindi il pensiero primitivo.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





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