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      Ma viceversa gli avversarj dello spiritismo argomentano da ciò che le intelligenze occulte non dicono e non fanno; e sostengono che ciò che esse dicono e fanno, se è troppo per un medio, è troppo poco per uno spirito. Dicevamo che, sebbene in un incosciente possano supporre tutto quello che vogliono, perchè non ci si può veder dentro, c'è però un limite a ciò che il medio può fare. Ma possono osservare all'incontro che, per quante scuse possano addurre gli spiriti e gli spiritisti, ci deve però esser un limite anche a quello che gli spiriti non possono fare. I fenomeni medianici, dicevo anch'io, saranno forse inesplicabili altrimenti; ma nemmeno la teoria spiritica li spiega; perchè se le intelligenze occulte fossero gli spiriti dei defunti, dovrebbero dire così e così, e fare questo e quest'altro; ma non lo dicono e non lo fanno; dunque anche la supposizione che siano i morti è assurda.
      Se i morti potessero tornare, tornerebbero tutti o quasi tutti; perchè quasi tutti morendo si lasciano dietro una famiglia, degli amici, dei nemici, degli interessi d'ogni sorta. Un argomento dei più forti (se non logicamente, almeno psicologicamente), contro lo spiritismo, e di quelli che ho udito più volte, è questo: io so che mio padre (o mia madre, ecc., secondo i casi), non mi ha mai dato segno di vita. Già Sant'Agostino (de cura gerenda pro mortuis, c. 13) diceva che, se i morti potessero visitare i viventi, certo sua madre Monica avrebbe visitato lui.
      Se i morti potessero tornare, tornerebbero almeno quelli che hanno promesso.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





Sant'Agostino Monica