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      Dunque avevo torto di dire che l'ipotesi dell'incosciente non serve a spiegar i fatti che cessando di essere semplice e naturale; si può renderla complicata, maravigliosa e contradittoria, e non spiega ancora nulla. Il fatto è questo: che si fanno degli sforzi eroici per negare i fatti; e quando si è costretti ad ammetterli, si fanno ancora dei tentativi disperati per negarne le conseguenze.
      Se i fatti medianici non sono prodotti dall'incosciente del medio, nemmeno coll'aiuto degli astanti, (teoria dell'intelligenza collettiva), o degli assenti, - e se non si vuol ricorrere ad altri animali che non sieno gli uomini, - bisognerà ammettere che l'intelligenza occulta è quella di uno spirito; se non si vogliono ammettere spiriti dei defunti, bisognerà ammettere angeli o demoni. Ma gli angeli non ci ingannerebbero, dicendo di essere quello che non sono. Restano i demoni della Chiesa e gli elementali degli occultisti. Ma: 1º questi esseri sono più ipotetici dei defunti, perchè non li abbiamo mai visti vivi; 2º, sono tanto sopranaturali quanto le anime dei defunti; 3°, spiegano bene le bugie e le gherminelle, ma sono in contraddizione coi caratteri, tutti umani, delle manifestazioni spiritiche (vedi il passo di Wallace, citato più sopra), e sono poi in contraddizione coi consigli di pazienza e di carità che danno le intelligenze occulte, e colla loro raccomandazione di ricordarci che vi è giustizia inaspettata in un altro mondo; 4°, la Chiesa e gli occultisti ammettono anch'essi, sebbene per eccezione, le comunicazioni coi defunti; e d'altra parte noi non vogliamo negare che vi siano altri spiriti oltre quelli degli uomini.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





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